Non è mai facile mostrare in pubblico quello che per anni ho custodito nei miei pensieri e nelle mie emozioni, anche
perchè ogni fotografia dice qualcosa di me, prima ancora del soggetto che apparirà davanti ai vostri occhi. Gli occhi il
cuore i gesti è un capitolo enorme, un universo, perchè è il mondo della strada, della quotidianità fatta di gesti
semplici e straordinari allo stesso tempo. In questo percorso c’è un mondo di luci e di ombre che tagliano le nostre
giornate, le nostre visioni come i nostri sogni; ci sono i riflessi del nostro vivere che affondano in uno specchio come
su una pietra di mille anni. Ci sono prospettive sfuggenti ma solo nell’apparente visione, che distrattamente si perde
nel più banale dei gesti cosi detti “normali”. Negli occhi e nei gesti vuole esserci il tentativo di rendere “leggera la
gravità e grave la leggerezza”, cosi troviamo che la vita ci sorprende mentre sogniamo sdraiati su un vecchio ferro, ci
illude davanti ad una vetrina ruffiana, ci rende irreali, alla moda e ridicoli; ci coinvolge dietro a una palla come dentro
a un bacio, su una spiaggia come su una piazza e il tempo come un treno ci rapisce dentro la corsa del nostro
vivere.
Gli occhi e i gesti raccontano di uomini e di donne di vecchi e di bambini; raccontano il respiro della strada, i
profili delle città e il cuore di chi vive la propria storia.